Separazione e divorzio sono materie giuridiche delicate, che richiedono una profonda specializzazione.
Il diritto di famiglia negli ultimi 20 anni ha subito importanti riforme, con i seguenti interventi normativi:
- La legge 154/2001 che ha introdotto, nel libro I del Codice Civile, il Titolo IX-bis rubricato “ordini di protezione contro gli abusi familiari” ovverosia la possibilità di allontanare il coniuge o altro soggetto convivente che pone in essere condotte gravemente pregiudizievole all’integrità fisica o morale ovvero alla libertà dell’altro coniuge o convivente.
- La legge 54/2006 che ha introdotto per la prima volta nel nostro sistema normativo il principio di bigenitorialità, ovverosia il diritto soggettivo del bambino affinché entrambi i genitori, anche se separati, ne siano responsabili e non vi sia un genitore prevalente rispetto all’altro.
- La legge 219/2012, recante disposizioni in materia di riconoscimento dei figli naturali e il successivo Decreto Legislativo 28 dicembre 2013, n. 154 pubblicato in Gazzetta Ufficiale 8 gennaio 2014, n. 5, recante “modifica della normativa vigente al fine di eliminare ogni residua discriminazione rimasta nel nostro ordinamento fra i figli nati nel e fuori dal matrimonio, così garantendo la completa eguaglianza giuridica degli stessi”.
- La legge 162/2014 che ha convertito in legge il decreto legge 12 settembre 2014, n. 132, recante misure urgenti di degiurisdizionalizzazione ed altri interventi per la definizione dell’arretrato in materia di processo civile e che ha introdotto la possibilità di addivenire a separazione e divorzio non solo mediante il procedimento di fronte al tribunale bensì anche attraverso il procedimento della c.d. negoziazione assistita da avvocati e tramite gli accordi di separazione e divorzio conclusi davanti all’ufficiale dello stato civile.
- La legge 55/2015 (c.d. legge sul divorzio breve), che è intervenuta sulla disciplina della separazione e del divorzio, riducendo i tempi per la domanda di divorzio, un tempo fissati dal legislatore in tre anni dalla avvenuta separazione giudiziale o consensuale tra i coniugi.
- La legge 76/2016 (c.d. legge Cirinnà), rubricata “Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze”, e che ha previsto per la prima volta in Italia due nuovi modelli legali di famiglia, oltre a quella “tradizionale” fondata sul matrimonio: l’unione civile, che può essere formata da persone maggiorenni ed omosessuali e le convivenze di fatto (o coppie di fatto), costituita da persone maggiorenni sia etero che omosessuali, purché legate da vincoli di affinità stabili e duraturi.
Tutte queste normative comportano una incredibile frammentazione legislativa, che impone agli avvocati divorzisti uno studio organico e minuzioso. Mentre un tempo, qualunque avvocato si approcciava con semplicità alla materia del diritto di famiglia, oggi questo non è più possibile. L’avvocato divorzista è colui che deve dominare tali specifiche leggi, oltre alle norme codicistiche. Non solo per la frammentarietà della materia, ma soprattutto per l’attenzione che il legislatore ha riservato al soggetto minore d’età, in tutta la disciplina della separazione e del divorzio.
Lo Studio Legale Bravetti da anni si occupa di procedimenti di separazione e divorzio di coppie con figli e senza figli. Gli avvocati dello studio dedicano la loro attività all’assistenza dei clienti sin dalle prime delicatissime fasi della separazione e del divorzio, con il preciso fine di raggiungere il miglior risultato utile, nel minor tempo possibile.